Il servizio di pulizia è parte integrante dell’igiene all’interno delle strutture sanitarie. Nelle strutture sanitarie come ospedali, ambulatori e centri analisi, la pulizia non è soltanto una questione di immagine, ma contribuisce alla salvaguardia della salute e della vita delle persone.
Quando pensiamo alle pulizie sanitarie dobbiamo ricordare che l’obiettivo principale è quello di prevenire la diffusione dei microorganismi, delle infezioni e delle malattie in genere, attività che richiede un elevato livello di competenza e di responsabilità da parte dei fornitori di servizi.
L’utilizzo dei D.P.I.
Come possiamo immaginare quindi in ambiente sanitario le pulizie devono essere effettuate seguendo precise linee guida volte a mantenere l’ambiente pulito.
In questi ambienti la prima cosa a cui prestare attenzione è l’utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) durante le procedure di pulizia: infatti ogni operatore deve ricordare l’importanza di un corretto uso dei D.P.I., questo per evitare il diffondersi di malattie e prima ancora per evitare la possibilità di essere per primi contagiati.
Per esempio, basta pensare a quello che potrebbe accadere se non usassimo gli occhiali protettivi e del liquido contaminato dovesse venire a contatto con i nostri occhi.
L’igiene delle attrezzature
Tutte le attrezzature usate nelle operazioni di pulizia sanitarie, compreso il carrello delle pulizie, devono essere sempre deterse ed asciugate dopo l’uso, quindi panni, spugne, Mop ecc, questo perché l’umidità e la temperatura ambiente sono ottimi terreni di cultura per il proliferare di germi.
Per comprendere quanto sia importante tenere sempre puliti gli strumenti di lavoro, tra cui gli stracci che usiamo, pensate che alcuni anni fa uno studio scientifico dell’Università dell’Arizona arrivò alla conclusione che per quanto possa sembrare inverosimile, a volte il sedile del gabinetto è forse più igienico del tagliere che si usa in cucina. Perché? “I ricercatori hanno trovato un milione di volte più batteri nel liquido strizzato dagli strofinacci che sui sedili dei gabinetti, Persino i taglieri ospitavano tre volte più batteri”. (fonte rivista New Scientist) . La raccomandazione? Semplicemente pulire gli strofinacci! Questo semplice esempio ci aiuta a ricordare l’importanza della pulizia dei nostri strumenti di lavoro.
Altri aspetti o consigli pratici da tenere presenti nelle pulizie sanitarie
- Ricordare che le pulizie devono iniziare sempre dalla zona meno sporca verso quella più sporca.
- Rispettare la diluizione dei prodotti indicata dalla casa produttrice per garantire l’efficacia dei prodotti.
- Segnalare sempre le zone bagnate con l’apposita segnaletica.
- Effettuare il lavaggio delle zone di passaggio, in due tempi successivi, in modo da mantenere sempre una metà asciutta, per permettere il passaggio.
Quindi, perché parlare delle pulizie sanitarie?
Perché con il passare del tempo stanno assumendo sempre più un’importanza vitale per ognuno di noi e non possano essere affidate al caso.
Sono fondamentali una adeguata preparazione e la capacità di gestire le pulizie in ambiente sanitario, oltre alla conoscenza dei prodotti da usare e delle metodiche da applicare nelle varie strutture sanitarie, per questo affidarsi a imprese che abbiano le capacità e l’esperienza adatte può fare la differenza.
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